ESISTE GIA’ UN CASO FESTIVAL SANREMO?
Già smentita, infatti l’ipotesi “Sanremo in barca”
Nelle ultime settimane chi non ha letto notizie sulla
necessità di trovare una soluzione tecnico/giuridica per la partecipazione del
pubblico al prossimo 71° Festival di Sanremo.
Personalmente ho letto tutto ed il contrario di tutto, sono più
attento alle dichiarazioni degli organizzatori e valuto con estrema attenzione
anche quello dettato dall’Amministrazione Comunale di Sanremo e da quella della
Rai; entrambe cercano di ridimensionare la fantasia eclettica di Amadeus e del
co Conduttore rosario Fiorello.
Già smentita, infatti l’ipotesi “Sanremo in barca” che qualche giorno fa sembrava l’unica soluzione possibile, per garantire i protocolli sanitari vigenti. Non si escludeva che, a bordo della nave da crociera, sarebbero stati presenti l’intera organizzazione del Festival, compresi gli autori, gli orchestrali e i tecnici. Un Festival in Barca ma con un un problema tecnico di attracco della città galleggiante, Sanremo non ha un porto adeguato.
Gli esperti però non escludevano comunque un rischio di contagio. Una vera e propria prova di forza per garantire un Festival a prova di Covid-19.
Per preservare il pubblico del Teatro Ariston e garantirne
la presenza: tutti a bordo di una nave da crociera tamponati e in quarantena. “Chi
garantisce che il Festival non diventerà un maxi cluster di contagi?”
LA PREFETTURA INTERVIENE:
Lo hanno stabilito di comune accordo il sindaco, Alberto
Biancheri, e Rai Pubblicità, all’indomani della presa di posizione del prefetto
di Imperia Alberto Intini che ha escluso la presenza di pubblico pagante o a
inviti in platea. Intanto l’attenzione sul piano sicurezza è altissima: mentre
la Rai sta mettendo a punto il protocollo sanitario e organizzativo da
sottoporre alle autorità competenti, che punta a limitare il più possibile le
occasioni di contagio, il caso è pronto ad approdare sul tavolo della
Vigilanza, con l’audizione del direttore di Rai1 Stefano Coletta prevista per oggi
martedì 26 gennaio, e nel cda di giovedì 28, su richiesta in particolare dei
consiglieri Riccardo Laganà e Rita Borioni.
E’ priorità dell’amministrazione comunale e di Rai, in accordo con tutte le autorità competenti, l’obiettivo di decongestionare l’area del centro, al fine di prevenire il più possibile la formazione di assembramenti”, ha spiegato il Comune di Sanremo, archiviando così, per quest’anno, il progetto ‘Tra palco e città’ fortemente voluto dall’ex presidente di Rai Pubblicità, Antonio Marano. Un festival ‘diffuso’ – che nel 2020 avrebbe fruttato alle casse della Rai una cifra vicina ai 3 milioni di euro, grazie in particolare al palco ‘brandizzato’ – che si era pensato di riproporre anche quest’anno quando, dopo l’estate, si è riaperto il cantiere Sanremo, ma in una fase molto meno aggressiva della pandemia. Di qui la necessità di riadattare il format, pur confermando “l’obiettivo di produrre un Festival in linea con i successi degli ultimi anni”.
Pubblico Si o Pubblico No
Non si arrende la Rai, sta reclutando, con carattere di
urgenza, coppie di figuranti conviventi (claqueur) per le cinque serate in
diretta dal Teatro Ariston. Nell’avviso circolato si segnala che l’impegno è
previsto dal 2 al 6 marzo 2021: «E’ fondamentale avere il requisito di
convivente – viene precisato – che permetterà di occupare due poltrone
ravvicinate, distanziate dalle altre almeno di un metro. Sarà richiesta
un’autodichiarazione di convivenza e inoltre sarà richiesto un tampone
(rimborsato da Rai) nei giorni precedenti la prima convocazione.
Qualsiasi soluzione venga autorizzata, dal 07 marzo 2021 sono convinto che ci sarà un “Caso Sanremo” dice Guglielmo Saturnino Security Manager e CEO di Servizi Sicurezza Italia, che metterà in disaccordo Ministero Interno, Pubbliche Amministrazioni, Privati (intesi come proprietari di Teatri e Sale cinematografiche e di pubblico intrattenimento), un precedente che non passerà inosservato dai proprietari, generando la richiesta di apertura delle attività di intrattenimento in linea con la modalità Sanremo. Come dagli torto?
Staremo a vedere….buon 71° Festival
Cittadini e Operatori Commerciali sono chiamati al rispetto delle norme previste dal Piano anti Covid per il mercato cittadino
L’aree dei mercati cittadini dovrà essere perimetrata con transenne e nastro segnaletico, con varchi separati per l’ingresso e l’uscita, presidiati da Operatori di Sicurezza.
Il personale addetto al controllo dei mercati settimanali, vigilerà all’interno dell’area, per monitorare il rispetto delle principali regole:
- mascherina obbligatoria
- distanza fra le persone di almeno un metro
- divieto di assembramento.
Se ritenuto necessario al fine di evitare assembramenti, l’ingresso ad una o più zone dell’area mercatale potrà essere temporaneamente interdetto.
Per vigilare sul rispetto delle regole sarà presente anche la Polizia locale.
Il piano prevede anche precise misure a carico degli Operatori.
E’ necessario che il Sindaco a seguito di un ordinanza dovrà garantire un piano anti covid per l’esecuzione del mercato cittadino, realizzando anche una planimetria dove saranno evidenziate le vie di entrata ed uscita dall’area mercatale nelle giornate di attività
Le condizioni da rispettare dai piani del Comune sono le seguenti:
a) Perimetrazione dell’area mercatale;
b) Presenza di varchi separati di accesso e di uscita;
c) Sorveglianza dell’area mercatale per garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di un metro e del divieto di assembramento;
d) Sorveglianza ai varchi di ingresso e di uscita dall’area mercatale;
e) Applicazione della scheda commercio al dettaglio su aree pubbliche
MISURE A CARICO DI CIASCUN OPERATORE
Ogni operatore è tenuto ad attuare nel proprio posteggio le seguenti prescrizioni:
-Mettere a disposizione prodotti igienizzanti per le mani;
– Obbligare i clienti alla disinfezione delle mani nei casi in cui l’acquisto sia con scelta in autonomia e
manipolazione del prodotto da parte del cliente;
– Individuare una area di rispetto in cui limitare la concentrazione massima di clienti, nel rispetto della
distanza interpersonale di un metro; ove ritenuto opportuno, in tale area individuare un percorso
unidirezionale;
– Pulizia e disinfezione delle attrezzature ad allestimento concluso e prima dell’avvio delle operazioni di
vendita;
– Garantire il rispetto da parte del proprio personale, nonché far rispettare ai clienti l’obbligo di:
o Utilizzo della mascherina che copra naso e bocca;
o Mantenere il distanziamento interpersonale di un metro; per il personale, tale obbligo deve
essere mantenuto anche durante le operazioni di allestimento e di smontaggio del posteggio;
o Usare guanti; tale obbligo può essere sostituito da una igienizzazione frequente delle mani
(ad eccezione dell’obbligo dettato da regolamenti specifici, es. HACCP)
– È fatto divieto di vendita di beni usati, così come da regolamento comunale.
Il nostro Ufficio Tecnico è già stato interessato da molti Comuni per la realizzazione dei Piani Anti Covid, l’impiego degli Operatori di Servizi Sicurezza Italia, garantisce la massima efficienza e rispetto delle ordinanze. Per qualsiasi informazione potete contattarci al numero verde 800 134 839